Numero 89 (gen-mar 2012)
Alessandra Fumarola, «Il prestigiatore», una stampa derivata da Hieronymous Bosch: il confronto fra il celebre dipinto di Bosch e un bulino coevo che lo riproduce offre una riflessione sulla stupidità umana.
Giulio Girondi, Il tempio di Giulio Romano per il fondale di «Cristo e l’adultera»: il tempio rotondo in G. Romano: rielaborazione del tema, distacco parziale dal Bramante ed elaborazione di un edificio ricco di riferimenti sia classici che d’invenzione.
Eugenia Querci, «Le antichità romane» di Piranesi e le incisioni come «museo» tra conoscenza, conservazione e divulgazione: Piranesi in veste di moderno archeologo, elabora un linguaggio nuovo, con cui guida alla lettura dell’antico.
Helène Koehl, Alfredo Müller incisore de «La vie heureuse de Dante Alighieri» nella Parigi della Belle Époque: artista alla moda, ritrattista di musicisti e attrici, Müller (1869-1939) compose nel 1897 sei acqueforti a illustrazione di episodi de La Vita Nuova di Dante, destinate alla traduzione francese del testo dantesco.
Marcello Abbiati, Lucian Freud: l’opera grafica (2a parte). Le incisioni: questo contributo fa seguito al precedente articolo, dedicato ai disegni dell’artista.
Arianna Mercanti, Guido Strazza e l’incontro con la Calcografia Nazionale: un contributo per la lettura delle opere di questo artista non figurativo.
Silvia Massa, Graffiare oltre le apparenze: i bulini di Marco Innocenzi: di questo artista romano, autore di ritratti, paesaggi e copie dal vero, si mostrano alcuni volti in cui cerca di catturare il moto interiore dei personaggi.
Martino Vergnaghi, Luciano Perfetti: di questo artista contemporaneo, che si presenta sulla scena pubblica dopo anni di lavoro nel suo studio, vengono proposte alcune immagini e un commento per la loro lettura.